Io veramente bho, non capisco.
La mia amica Peppa ha quarantatre anni.
È una donna piacevole. Non una figona, ma divertente, intelligente, curata. Una che sa
stare al mondo, che sa fare conversazione.
Non si è mai sposata, rimbalza ostinatamente da un uomo
sbagliato a un altro. O forse, per carità, è lei la donna sbagliata, non sono
un’indefessa femminista che pensa che gli uomini siano tutti cretini.
Cioè lo sono, ma tanto quanto noi donne.
Solo che almeno gli uomini, o la maggior parte di
loro, non si fanno i selfie come fai tu, Peppa.
L’uomo medio, quello con la pancia, quello che crede
di essere un gran figo, quello che ti guarda solo il culo, quello col
calendario Pirelli alla parete, il mammone, il traditore seriale, lo stronzo,
il maniaco del controllo, il sessodipendente, lo sfigato, il bellone,
l’intellettuale di sinistra, ecco tutti questi, mica stanno in bagno a tirare
in dentro la pancia per schiantare poi la foto su instagram col filtro
Valencia.
Loro ridono di te. Loro si danno le gomitate e
sghignazzano delle tue tette in mostra, e al massimo se sei venuta molto carina
si dicono “si poi però dal vivo è un cesso”.
E HANNO PURE RAGIONE.
Peppa: il tempo che impieghi in bagno per farti una
bella foto con la spallina abbassata e la faccia da culo, impiegalo per fare
cento addominali.
Ogni volta che vorresti fotografarti la pancia, che
ti si appiattisce quando ti stendi sul letto e ti posizioni come una
contorsionista tailandese, (ma gioia, anche Moby Dick, una volta spiaggiata, ha
la pancia piatta…), fai, invece, cinquanta
flessioni.
Quando ti viene in mante di immortalarti il
tatuaggio sul tricipite in caduta libera e cercare un aforisma di Coco Chanel
come accompagnamento, hop hop hop cinque minuti di salto con la corda.
Quando ti sembra di non poter resistere alla
tentazione di ritarre i tuoi piedini con la vena varicosa strizzati nelle
Louboutin del 2013 comprate in saldo su Yoox, vai a farti un the verde.
Io scommetto che dopo un mese così, rimorchierai di
più.
E se non avrai rimorchiato, ci avrai comunque
guadagnato in salute e dignità.