domenica 19 ottobre 2014
Lost in translation
In ogni caso, io sono appena tornata dal Giappone.
Di Tokyo, di Nara, di Osaka, delle luci e dei colori, dei sapori e degli odori sulla pelle non parlerò ora.
Ora parlo dell'umanità.
Della grazia.
Di qualcuno che non aspetta di vedere che sei in difficoltà prima di correre in tuo aiuto, di persone alle quali chiedi indicazioni e, se possono, ti accompagnano dove devi arrivare.
Dei sorrisi che ti accolgono in una stanza, dei saluti, degli inchini appena accennati, col capo o con un lieve movimento delle spalle.
Che ti insegnano che anche se la tua è stata una brutta giornata, essere cordili anche con gli altri ti può aiutare.
Il sorriso non è buonista nè populista nè moralista, perchè nello stesso istante in cui ti sforzi di farne uno, se lo fai con sincerità, ti senti subito meglio.
Tendere alla perfezione, al proprio meglio, ogni istante, con ogni gesto.
domenica 5 ottobre 2014
Non sono bella
No.
Sono cresciuta bruttina. Media, ecco.
Un bel corpo.
Occhioni.
Un orrido sorriso equino che rovina tutto.
Sono cresciuta bruttina. Media, ecco.
Un bel corpo.
Occhioni.
Un orrido sorriso equino che rovina tutto.
Quindi, poichè non sono una di quelle bruttine a cui non importa nulla di essere bruttine, perchè sono superiori a certe cose, sono altresì una di quelle bruttine che guarda le figone su Istagram e un po' rosica, mi sono dovuta attrezzare.
Mi vesto bene.
Ho estrema cura di tutto, dei capelli dei vestiti dello smalto della pelle del profumo.
E devo essere brava.
Sono brava, si.
A letto, nelle faccende di casa, a cucinare.
Sono acuta, non rompo i coglioni.
Una che lavora bene.
Che piace a tanti ma mai a tutti.
E faccio una certa fatica.
Vorrei, magari per un giorno, essere una di quelle donne belle. Che non devono impegnarsi, che non hanno bisogno di essere aggraziate, acute, che non devono per forza avere un'opinione.
Poi mi ricordo che alla fine a me la mia opinione mi piace.
Eccome.
Poi mi ricordo che alla fine a me la mia opinione mi piace.
Eccome.
sabato 4 ottobre 2014
Tre due uno via.
Avevo giurato a me stessa che mai e poi mai avrei aperto un blog.
Cosa vuol dire poi blog?
EH. Non avete proprio torto.
La risposta a questo appunto in effetti mi manca.
Il senso del mio blog è che semplicemente sento l'esigenza di esserci.
E credo che vorrei che ci foste anche voi.
Cosa vuol dire poi blog?
Mi viene sempre in mente BLOB, quella cosa rosa e schifosa che usciva dai tombini e ti si risucchiava. Cheschifo.
Poi ho pensato che io i blog li leggo.
E mi innervosisco, perchè a parte vedere splendide fotografie di splendide ragazze che, incuranti dell'uso del congiuntivo e del periodo ipotattico, guerreggiano fra loro a colpi di borsette di Chanel, non vedo e non leggo altro.
MA VAI A FARE LA VOLONTARIA IN UN ORFANOTROFIO IN CECENIA E NON SCASSARCI LE PALLE A NOI CHE VOGLIAMO GUARDARE I SELFIE DI MELISSA SATTA NEL CESSO, DIRETE VOI.
EH. Non avete proprio torto.
La risposta a questo appunto in effetti mi manca.
Il senso del mio blog è che semplicemente sento l'esigenza di esserci.
E credo che vorrei che ci foste anche voi.
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